martedì 6 dicembre 2011

DARIO SCHERILLO. UN PREMIO GIORNALISTICO PER RICORDARLO A SETTE ANNI DALLA SUA UCCISIONE

Aveva appena lasciato l’Autoscuola che gestiva insieme a i suoi fratelli. Dario Scherillo, 26 anni, un ragazzo solare,  verso le 20 del 6 dicembre del 2004 era salito sul motorino per andare ad incontrare una persona che  frequentava la scuola guida.  Quella sera, però, non sapeva che il motorino lo avrebbe portato ad un altro appuntamento, quello con la morte. Nella vicina Secondigliano, era in atto la faida tra gli uomini del boss Paolo Di Lauro, detto "Ciruzzo 'o milionario” e la cosiddetta “ala scissionista”. Si ammazzavano per il controllo del mercato della droga. Dario incontra il ragazzo che cercava a Casavatore, in via Segrè. Si ferma col suo motorino e cominciano a parlare. Dopo qualche minuto arrivano due persone in moto, con i volti coperti da caschi. Sparano alle spalle di Dario. Senza un motivo. Lo scambiano per un’altra persona. Dario muore in pochi minuti. I familiari lo sapranno da due agenti della polizia che si recheranno a casa per perquisire l’abitazione. Insomma l’ennesima vittima innocente scambiata per un affiliato al clan.
Per ricordare Dario Scherillo l’amministrazione Comunale di Casavatore promuove per oggi 6 dicembre, per il terzo anno consecutivo, il premio giornalistico dedicato al ragazzo ucciso dalla camorra.

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