domenica 25 gennaio 2015

UNA SCUOLA INTITOLATA AD ATTILIO ROMANO' A DIECI ANNI DALLA SUA UCCISIONE

IL 24 GENNAIO 2005 ATTILIO ROMANO' VENIVA UCCISO DALLA CAMORRA NEL SUO NEGOZIO DI TELEFONIA A MIANO. VITTIMA DELLA FAIDA DI SCAMPIA TRA IL CLAN DI LAURO E GLI SCISSIONISTI. FU SCAMBIATO PER UN'ALTRA PERSONA.

IL 24 GENNAIO 2015 L'ISTITUTO IPSIA DI MIANO E' STATO INTITOLATO AD ATTILIO ROMANO' ALLA PRESENZA DI DON LUIGI CIOTTI CHE HA COMMOSSO TUTTI CON LE SUE PAROLE, RIVOLGENDOSI INNANZITUTTO AI NUMEROSI STUDENTI PRESENTI E AI FAMILIARI DI ATTILIO, RITA, MARIA E NATALIA:

"“La prima riforma da fare in Italia è un autoriforma: è la riforma delle nostre coscienze. E’ vero che Attilio non c’è più, ma in realtà per noi è ancora vivo, ed è una meraviglia che una scuola porti il suo nome. Nino Caponnetto diceva: La mafia teme più la scuola che la giustizia. L’istruzione toglie l’erba sotto i piedi alla cultura mafiosa. Oggi il nome di Attilio dà un valore in più, dà una bella pedata a questa scuola perché continui ad allenare alla vita, alla responsabilità. Nella consapevolezza che prima di tutto ci sta la dignità umana, non ci sta la legalità, ma la dignità umana. E noi siamo qui nel nome della dignità umana. E allora dobbiamo sentire vivo Attilio. 


Sentiteli vivi i nostri cari, per costruire attorno a noi la vita, perché la camorra sia sconfitta e vinca davvero la vita. E perché vinca la vita c’è bisogno che ognuno si assuma la propria parte di responsabilità. Posso dire che solo una parte della vita di Attilio è stata interrotta dalla violenza camorrista. Attilio continua a vivere degli altri, così come per gli altri ha vissuto. E quel ritratto che emerge dalle sue poesie, dalle parole di chi gli è stato vicino, testimone di una persona sensibile profonda affamata di vita. Auguro a tutti voi ragazzi di affamarvi di vita”.