(AGI) - Napoli, 26 giu. - "Ha abusato di me e poi mi ha minacciato con la pistola. Diceva: 'se racconti quello che e' successo uccido tua madre'". E' il drammatico racconto di una delle due figlie di Teresa Buonocore, la donna uccisa nel settembre del 2010 per avere denunciato l'uomo che aveva abusato della ragazzina. La vittima di quele violenze ha deposto oggi al processo per l'omicidio che si sta svolgendo davanti ai giudici della III corte d'Assise di Napoli. "Una pistola ce l'aveva nel cassetto della cucina e l'altra nella cassetta dei ferri nello scantinato. Io avevo otto anni". La giovane teste ha parlato dei rapporti con Enrico Perillo, imputato come mandante, il geometra amico di famiglia gia' condannato in primo grado per quegli abusi: "Le violenze - ha spiegato la ragazza rispondendo alle domande del pm Graziella Arlomede - avvenivano quando le figlie di Perillo, mie amiche, stavano nella loro camera a giocare a computer". Quando Teresa Buonocore decise che sua figlia non dovesse piu' frequentare la famiglia del geometra, le venne bruciata la porta di casa. Poi fu ammazzata per vendetta. Per quel delitto due ragazzi sono gia' stati condannati con il rito abbreviato a 14 e 16 anni.
In questo blog, che ho chiamato “Dalla parte delle vittime”, racconterò storie e percorsi umani di vittime innocenti della criminalità organizzata e dei loro familiari. Delle iniziative per non dimenticare, del loro coraggio e di come hanno saputo trasformare la loro tragedia in un impegno collettivo per cambiare in meglio la nostra società (raffaele sardo 20.7.2011).
mercoledì 27 giugno 2012
LA FIGLIA DI TERESA BUONOCORE DEPONE AL PROCESSO: "DICEVA SE PARLI UCCIDO TUA MADRE"
(AGI) - Napoli, 26 giu. - "Ha abusato di me e poi mi ha minacciato con la pistola. Diceva: 'se racconti quello che e' successo uccido tua madre'". E' il drammatico racconto di una delle due figlie di Teresa Buonocore, la donna uccisa nel settembre del 2010 per avere denunciato l'uomo che aveva abusato della ragazzina. La vittima di quele violenze ha deposto oggi al processo per l'omicidio che si sta svolgendo davanti ai giudici della III corte d'Assise di Napoli. "Una pistola ce l'aveva nel cassetto della cucina e l'altra nella cassetta dei ferri nello scantinato. Io avevo otto anni". La giovane teste ha parlato dei rapporti con Enrico Perillo, imputato come mandante, il geometra amico di famiglia gia' condannato in primo grado per quegli abusi: "Le violenze - ha spiegato la ragazza rispondendo alle domande del pm Graziella Arlomede - avvenivano quando le figlie di Perillo, mie amiche, stavano nella loro camera a giocare a computer". Quando Teresa Buonocore decise che sua figlia non dovesse piu' frequentare la famiglia del geometra, le venne bruciata la porta di casa. Poi fu ammazzata per vendetta. Per quel delitto due ragazzi sono gia' stati condannati con il rito abbreviato a 14 e 16 anni.
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