Paolino aveva ancora tutta la vita davanti. Ma è riuscito a
viverne solo un piccolo pezzo. Il 5 aprile del 2003, a San Sebastiano al
Vesuvio, Paolino Avella, scappa da due rapinatori che vogliono rapinargli il
motorino, un piaggio liberty del padre, sul quale viaggiava dopo l’uscita da
scuola. La sua vita è finita contro un palo mentre i
due delinquenti lo inseguivano. Dopo sette giorni avrebbe compiuto 18 anni. Frequentava il liceo scientifico Salvatore Di Giacomo. Ai
suoi funerali parteciparono oltre duemila persone, in maggioranza giovani. "Che il sacrificio di Paolino non sia
stato vano: il bene prevarrà sul male, ma tutti noi dobbiamo ritornare alla
preghiera e riprendere i valori della generosità e della famiglia": con
queste parole don Silverio Mura, parroco della chiesa della Santissima
Annunziata di Pollena Trocchia, ricorderà il ragazzo. In famiglia gli avevano
preparato una festa particolare per i suoi 18 anni: doveva festeggiarli insieme alla nonna che
arrivava alle nozze d’oro. Ma per Paolino quella festa non c’è più stata. Nel
nome di Paolino è nata “l'Associazione
Onlus Paolino Avella” che, sviluppa percorsi di legalità rivolti a giovani
studenti. Lo vogliamo ricordare con affetto e con un abbraccio al papà, Alfredo, e alla mamma Rosaria Perrotta.
Nessun commento:
Posta un commento