martedì 3 aprile 2012

DON PUGLISI BEATO PERCHE' MARTIRE DELLA CHIESA

 Per la beatificazione di don Pino Puglisi la causa canonica dovrebbe tenere conto che è morto da «martire» della fede. Lo afferma il cardinale Gianfranco Ravasi a Radio vaticana. Il processo canonico per il sacerdote ucciso 18 anni fa ha concluso la fase diocesana ed è approdato in Vaticano. Il riconoscimento del martirio subito in odio alla fede renderebbe non necessario il riconoscimento di un miracolo attribuito alla intercessione di don Puglisi. Nella intervista alla emittente pontificia, - a conclusione della tappa siciliana del «Cortile dei Gentili», l'iniziativa per il dialogo con i non credenti affidata dal Papa al coordinamento del card. Ravasi - il porporato afferma che «la causa. La mafia non è una cultura alternativa, ma è un'anti-cultura, non è una forma di cristianità un pò particolare - devozionale - ma è un'anti-cristianità ed è per questo motivo che io direi, che una figura come don Pino Puglisi, può rappresentare - quando entrerà nella beatificazione - il martirio per la fede: è stato ucciso da sedicenti cristiani, ma egli è morto per testimoniare una fede che è completamente alternativa rispetto alla mafia».

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