martedì 18 febbraio 2014

UNA PIAZZA PER FEDERICO DEL PRETE A CASAL DI PRINCIPE LA CHIEDE IL "COMITATO DON PEPPE DIANA"

Una piazza da intitolare a Federico del Prete, il sindacalista degli ambulanti ucciso a Casal di principe il 18 febbraio del 2002. E’ la richiesta fatta dal “Comitato don Peppe Diana” alla commissione straordinaria del Comune, nel dodicesimo anniversario del suo omicidio. Del Prete, sindacalista dello Snaa, aveva ingaggiato una vera e propria battaglia contro il business del racket e dell’abusivismo nei mercati casertani e napoletani. Aveva fatto diverse denunce, tutte firmate di suo pugno. Il giorno dopo sarebbe cominciato il processo contro il vigile urbano di Mondragone, Mattia Sorrentino, arrestato perché accusato di riscuotere il pizzo nella fiera settimanale per conto del clan La Torre. L’aveva denunciato proprio Federico Del Prete. Il 18 febbraio di dodici anni fa, Federico del Prete stava parlando al telefono nella sede del sindacato in via Baracca. Una stanza a piano terra con una porta a vetri.  Erano da poco passate le 19,30. Poco prima alcuni commercianti ambulanti avevano lasciato il piccolo ufficio di Federico. Li voleva convincere a denunciare. La porta dell’ufficio non era chiusa. Nessuna serratura di sicurezza, nessun filtro per le presenze indesiderate. A un certo punto entrò di botto una persona dando una spinta violenta alla porta. Gli si parò davanti. Aveva in mano una pistola calibro 7,65. Federico lo guardò impietrito. Cinque colpi in rapida successione lo colpirono allo stomaco e al torace, lasciandolo a terra senza vita. Accadde tutto in pochi istanti.

L’obiettivo della camorra era stato raggiunto. Il segnale, per tutti quelli che avevano deciso di seguire Federico, era chiaro: fatevi i fatti vostri. Al processo al Vigile di Mondragone gli effetti furono immediati: tutti i testimoni dissero di non ricordare. Lo lasciarono solo anche dopo morto.

“Vogliamo fargli intitolare la piazza davanti all’ufficio dove fu ucciso, in via Baracca – spiega Valerio Taglione, portavoce del Comitato don Peppe Diana - L’obiettivo della nostra richiesta è quello di non disperdere la memoria di chi ha scritto la storia delle Terre di don Diana. Un obiettivo continueremo  a perseguire anche nei prossimi giorni, come passi di avvicinamento verso il 19 marzo, ventennale dell’omicidio di don Giuseppe Diana, prevedendo la lettura della storia di Del Prete nella sede associativa di Assovoce, in corso Umberto I a Casal di Principe, già a lui intitolata.”

Sempre per ricordare Federico del Prete, Venerdì 21 febbraio, nella sede del Teatro per la legalità, verrà presentato il libro sulla figura del sindacalista ucciso, “A testa Alta” di Paolo Miggiano.

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