Marcello Torre |
La pista ciclo-pedonale che
unisce Colle di Val d'Elsa e Poggibonsi da oggi è dedicata a Marcello Torre e
ai Nuovi Resistenti, in un legame simbolico fra la Resistenza di ieri,
combattuta quasi 70 anni fa per liberare l'Italia dall'occupazione
nazifascista, e la Resistenza di oggi, che vede impegnati ogni giorno uomini e
donne nella lotta contro qualsiasi forma di violenza, di illegalità, di
ingiustizia sociale e di criminalità organizzata. A scoprire la targa, insieme
ai sindaci di Colle di Val d'Elsa e Poggibonsi, Paolo Brogioni e Lucia
Coccheri, c'erano anche don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, e
Annamaria Torre, figlia di Marcello, sindaco di Pagani (Salerno) ucciso dalla
camorra l'11 dicembre 1980. La cerimonia ha seguito l'iniziativa pubblica
«Dalla Resistenza ai nuovi Resistenti: libertà, democrazia e legalità ieri e oggi»,
che si è svolta al Teatro del Popolo, dove don Luigi Ciotti ha incontrato
cittadini (ha parlato di «un percorso di legalità e giustizia») e una
rappresentanza delle scuole medie e superiori delle due città valdelsane
insieme ad Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico, don Andrea Bigalli,
e Iva Monciatti, di Libera Toscana e Libera Siena. Hanno portato un saluto
all'incontro, moderato da Gabriele Marini, presidente del consiglio comunale di
Colle di Val d'Elsa, anche il consigliere regionale Marco Spinelli, il sindaco
del Consiglio comunale dei ragazzi di Colle di Val d'Elsa, Emma Ceccherini e un
rappresentante del presidio di Libera che ha sede nell'XI Municipio di Roma e
che porta il nome di Marcello Torre. «Il percorso ciclo-pedonale sul vecchio
tracciato ferroviario - ha detto il sindaco di Colle di Val d'Elsa, Paolo
Brogioni - è tornato recentemente a unire i due centri urbani della Valdelsa e
da oggi diventerà anche un legame simbolico fra la Resistenza di ieri e la
Resistenza di oggi. Sarà un modo per rendere omaggio a Marcello Torre, ucciso
mentre svolgeva il suo ruolo di amministratore con grande senso di
responsabilità e integrità morale e civile, nel rispetto dei valori e dei
principi sanciti dalla Costituzione italiana, ma anche a tutti i Nuovi
Resistenti, facendo conoscere sempre di più queste figure ai giovani, che sono
il nostro presente e il nostro futuro. Iniziative come queste ci stimolano
anche a proseguire progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza
attiva avviati da diversi anni nelle nostre scuole, ulteriori occasioni di
riflessione su questi temi».
Don Ciotti ha poi salutato i
ragazzi e il pubblico ricordando l'appuntamento di sabato 16 marzo a Firenze,
con la 18esima Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle
vittime delle mafie, promossa annualmente da Libera e da Avviso Pubblico e
organizzata quest'anno nel capoluogo toscano. La presenza numerosa delle scuole
all'incontro della mattina è stata sottolineata dai due sindaci e, in
particolare, dal primo cittadino di Poggibonsi, Lucia Coccheri che ha ricordato
come «i giovani sono il nostro presente e il nostro futuro e saranno loro a
dover tramandare il nostro passato, tenendone alti i valori fondamentali,
perchè è doveroso ricordare e trasmettere la memoria in un Paese come il nostro
che ne è spesso privo. Per questo è importante imprimere nel tessuto cittadino
simboli evidenti, come può essere una targa dedicata ai vecchi e ai nuovi
Resistenti. A chi, settant'anni fa come adesso, ha combattuto e combatte per la
dignità e la libertà di tutti noi». Il gesto compiuto dai due comuni valdelsani
per ricordare Marcello Torre è stato sottolineato anche da Andrea Campinoti,
presidente di Avviso Pubblico che lo ha definito «un segno nel territorio per
ricordare i figli della nostra storia che ci appartengono e di cui vogliamo e
dobbiamo portare avanti i valori per cui sono morti». Un sentito ringraziamento
ai due Comuni è venuto da Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, che ha
ricordato quanto sia importante la memoria dei Giusti e di tutti coloro che
lottano per affermare diritti e principi inalienabili per tutti, dai partigiani
ai Nuovi Resistenti. «Il nostro dovere oggi - ha detto Annamaria salutata da un
lungo applauso - è quello di essere degni dei loro sacrifici». La targa, nel
testo, ricorda «Marcello Torre, tutte le vittime innocenti di criminalità e
tutti coloro che ogni giorno lottano mettendo a rischio la loro vita contro la
violenza, l'illegalità e ogni forma di sopraffazione. Come i partigiani
lottarono per la libertà e contro l'oppressione fascista, questi Nuovi
Resistenti lottano quotidianamente per i principi e i valori della
Costituzione: libertà, giustizia, uguaglianza, democrazia».
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