giovedì 21 marzo 2013

A DONATO CEGLIE, DON MAURIZIO PATRICIELLO E NASSER HIDOURI IL TERZO PREMIO NAZIONALE DON PEPPE DIANA

Il magistrato Donato Ceglie
Il  magistrato Donato Ceglie, il sacerdote don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano e l’Imam Nasser Hidouri, sono le tre persone prescelte per l’assegnazione del terzo premio nazionale don Peppe Diana. La notizia è stata resa nota dalla famiglia del sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994, il comitato don Peppe Diana e Libera provinciale di Caserta. Il premio, arrivato alla terza edizione, per regolamento viene assegnato il 21 marzo, primo giorno di primavera, che è anche il giorno dei funerali di don Diana.  Il premio consiste in una Vela, versione in miniatura del monumento presente nel Parco cittadino Don Diana di Casal di Principe e opera dell’artista Giusto Baldascino, scomparso qualche mese fa a Casal di Principe.

 Rese note anche le motivazioni  che hanno orientato la scelta per l’assegnazione del premio:

  Donato Ceglie, magistrato di Cassazione con funzioni di sostituto Procuratore Generale di Napoli, sempre attento alla salvaguardia della memoria di don Diana ed indefesso indagatore contro i reati ambientali. Don Maurizio Patriciello parroco di Caivano nel napoletano e attento a sensibilizzare le istituzioni sul problema del traffico illecito di rifiuti tossici ed industriali  che da anni avvelenano le province di Napoli e di Caserta; Nasser Hidouri, Imam della moschea di San Marcellino, per la sua forte attività interreligiosa ed interculturale aprendosi al dialogo e alla condivisione.


Don Maurizio Patriciello
Assegnate anche tre menzioni speciali: alla prof. Maria Luisa Corso, docente di lettere in una scuola superiore di Casal di Principe e straordinario esempio per le nuove generazioni, a Salvatore Cantone dirigente del movimento antiracket, fortemente impegnato a far conoscere il pensiero di don Diana e ad allargare la rete degli imprenditori che rifiutano di pagare le estorsioni, a Tommaso Cestrone definito ‘l’angelo di Carditello’ per il suo incessante impegno quotidiano a difesa dell’ex casina di caccia dei Borbone.
 

L’anno scorso il Premio fu assegnato al Procuratore Aggiunto Federico Cafiero De Raho della DDA di Napoli, ad  Augusto Di Meo testimone di giustizia dell’omicidio don Diana e a Padre Alex Zanotelli padre comboniano sempre in lotta per i diritti civili, che ha vissuto per 12 anni nella baraccopoli di Korogocho in Kenya. Particolare menzione fu riservata al giornalista Silvestro Montanaro, storica voce dell’informazione libera. La cerimonia per la consegna del premio avverrà nel prossimo mese di luglio, nel corso di una delle del festival dell’impegno civile.



l'Imam Nasser Hidouri

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