Provengono da Livorno e
L'Aquila le due scuole vincitrici della nona edizione del premio Libero Grassi,
consegnato oggi alla Camera di Commercio di Palermo e realizzato dalla
cooperativa 'Solidaria onlus' con il sostegno dello sportello Legalità della
Camera di Commercio di Palermo, di Confcommercio Nazionale, in collaborazione
con il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. Due le sezioni del
concorso al quale hanno partecipato 64 scuole italiane con 154 elaborati:
l'usura e la violenza contro le donne. A vincere il premio sul tema dell'usura è
Claudia Pipitone, della classe V D del liceo classico 'Cotugno' de L'Aquila, con
lo spot 'Insieme si puo «Una menzione speciale per lo stesso tema è andata alla
classe IIID della scuola media 'Sabin' di Segrate (Mi) che ha realizzato lo spot
'Basta!'. È la classe IIIE di Livorno, invece, la vincitrice, con lo spot 'Non
siamo solè, del premio sul tema della violenza contro le donne. Una menzione
speciale è andata alla classe V A dell'Iti 'Gemmellaro' di Catania. Gli studenti
delle scuole vincitrici, cioè il Liceo Classico 'Cotugno' de L’Aquila e il Liceo
Scientifico 'Enriques' di Livorno, sono stati premiati con un viaggio di turismo
responsabile nei luoghi dell'antimafia a Palermo e provincia, iniziato il 25
maggio e concluso oggi. »Mi ha particolarmente colpito la lettura dei nomi delle
vittime della strage di Portella della Ginestra, tutti quei bambini - ha detto
Giulia Longobardi, della III E di Livorno - Ma questo mi ha dato maggiore forza,
in futuro vorrei fare un lavoro che mi permetta di impegnarmi nel sociale«.
»Abbiamo conosciuto la storia di Danilo Dolci e Peppino Impastato, siamo stati a
Cinisi e Partinico, sono esperienze che ti segnano - spiega Giulia Monteleone,
della stessa classe - e che racconteremo ai nostri coetanei che ancora non sono
stati in Sicilia«. »Libero Grassi è stato soprattutto un costruttore di
coscienze, non solo un imprenditore che ha detto no al racket«, ha detto Rosanna
Montalto, responsabile dello sportello Legalità della Camera di Commercio che ha
annunciato un progetto di apertura di altri sportelli della legalità in tutte e
102 le camere di Commercio. A Pina e Alice Grassi, moglie e figlia
dell'imprenditore ucciso dal racket nel 1991, sono state consegnate come regalo
simbolico durante la manifestazione un frammento delle macerie di un edificio
crollato nel centro de L'Aquila durante il terremoto. »Speriamo che il terremoto
non sia per noi l'inizio di un cammino negativo nel segno dell'usura«, ha detto
la delegazione della classe abruzzese. »Ogni anno le scuole rispondono in
maniera significativa a questo premio dando senso a un'azione di legalità che
portiamo avanti da nove anni«, ha detto Roberto Helg, presidente della Camera di
Commercio di Palermo. Tra i presenti, Pietro Agen, vicepresidente di
Confcommercio nazionale, Luca Squeri, presidente della Commissione sicurezza e
legalità di Confcommercio nazionale e il magistrato Leonardo Agueci. Per
l'occasione è stato realizzato un annullo filatelico dalle Poste italiane in
ricordo di Libero Grassi.
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