giovedì 20 dicembre 2012

PRESI GLI ASSASSINI DI VINCENZO LIGUORI, IL MECCANISO UCCISO A SAN GIORGIO A CREMANO IL 13 GENNAIO 2011

Vincenzo Liguori con la figlia Mary, giornalista del "Mattino"
 
Tre persone sono state arrestate dai carabinieri di Torre Annunziata con l’accusa di aver compiuto 4 omicidi,  tra cui anche quello di Vincenzo Liguori, il meccanico  ammazzato nella sua officinali 13 gennaio del 2011, papà di Mary, la cronista del “Mattino”.
Due sono del clan camorristico “Mazzarella”; il terzo è il capo del clan dei “Troia”. Il clan dei Mazzarella è attivo nella zona orientale di Napoli mentre il gruppo dei «Troia», nato da una scissione dal clan Abate, è attivo a San Giorgio a Cremano.

Vincenzo Liguori, vittima innocente, fu raggiunto da un proiettile vagante mentre era al lavoro davanti alla sua officina di San Giorgio a Cremano. I killer arrivarono nell’officina di Liguori poco prima delle 19, in sella ad una moto e coperti da un caso integrale. Il loro obiettivo di morte era Luigi Formicola, 56 anni, un pregiudicato titolare di un circolo ricreativo, la cui sede di trova proprio a fianco dell’officina di Vincenzo Liguori. Pochi minuti e i killer ammazzano Formicola che nel frattempo si era rifugiato proprio nell’officina meccanica. Mentre stanno andando via, i due assassini ci ripensano, tornano indietro e ammazzano anche Vincenzo Liguori.

Due giorni dopo l’omicidio, Mary Liguori scrive una lettera–appello a chi è stato testimone del delitto di suo padre, affinché dica ciò che visto. La lettera viene pubblicata sul quotidiano “Il Mattino”. Stamani la svolta.

I tre responsabili dei quattro omicidi sono stati individuati dai carabinieri nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le accuse nei loro confronti sono di omicidio aggravato dall'avere agito per finalità mafiose.

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