
La vicenda di Graziella De Palo e Italo Toni è stata rievocata dall'Amministrazione capitolina con una serie di iniziative a partire dal 2009 (in particolare con il convegno di due anni fa in Campidoglio intitolato «Graziella e Italo. Una giornata per non dimenticare» e con l'intitolazione dei viali all'interno del parco archeologico di Villa Gordiani, lo scorso anno), ma soprattutto con la richiesta del sindaco Gianni Alemanno al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, di valutare la possibilità di rimuovere il segreto di Stato che gravava sul caso fin dal 1984.
Nel dicembre del 2009, è stata applicata la legge di riforma dei servizi di informazione e sicurezza e sul segreto di Stato che ha finalmente consentito ai familiari dei giornalisti scomparsi di visionare, per la prima volta, i documenti conservati dai servizi di intelligence riguardanti il caso De Palo-Toni. Si è trattato del primo intervento del genere dall'approvazione della legge 3 agosto 2007 n. 124. Inoltre, su richiesta della signora Renata Capotorti, madre di Graziella, il Sindaco di Roma si è interessato all'istanza avviata dalla famiglia De Palo per l'ottenimento dei benefici previsti dalla legge n. 206 del 2004, come familiari di vittime del terrorismo
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