lunedì 12 maggio 2014

A IVREA PRESIDIO DI LIBERA INTESTATO A DOMENICO NOVIELLO. IL16 MAGGIO LA FAI, LIBERA E IL COMITATO DON DIANA LO RICORDANO A CASTEL VOLTURNO


E’ stato intitolato a Domenico Noviello, l’imprenditore originario di San Cipriano di Aversa ucciso dalla camorra, il presidio di Libera di Ivrea (To). La cerimonia è avvenuta sabato scorso alla presenza del figlio Massimiliano, in via Arduino,  dove è stata scoperta una targa con la scritta: “Domenico Noviello: un uomo libero e dignitoso che si rifiutò di inchinarsi alla prepotenza della camorra”. Domenico, “Mimmo” Noviello, titolare di una autoscuola, nel 2001 aveva denunciato un tentativo di estorsione da parte del clan Bidognetti. Noviello fece condannare i suoi estorsori testimoniando al processo contro i camorristi che avevano chiesto il pizzo. Sette anni dopo la denuncia, il 16 maggio 2008, poco dopo le sette del mattino,  l’imprenditore fu ucciso a Castel Volturno, nei pressi di Baia Verde, da un commando di camorristi, tra cui anche alcuni di quelli denunciati nel 2001.
“Quando ci venne fatta la richiesta estorsiva, ne parlammo in famiglia – dice il figlio Massimiliano Noviello -  ricordo anche la sofferenza  di mia madre che 33 anni prima le fu ammazzato un fratello proprio perché si era ribellato ad un tentativo di estorsione. Decidemmo entrambi di denunciare, sia io che mio padre. Papà è stato assassinato per dare un messaggio sul territorio: questa è la sorte che tocca a chi denuncia. E’ stata dura. Ma mi conforta il fatto che dopo solo due anni a Castel Volturno è nata un’associazione antiracket di imprenditori  nel nome di Domenico Noviello”.
Intanto Venerdì 16 maggio, la Federazione nazionale delle Associazioni Antiracket (FAI),  ricorderà  proprio a Castel Volturno  Mimmo Noviello, in un evento promosso in collaborazione con Libera Caserta e con Il “Comitato don Peppe Diana”.
La commemorazione avrà inizio alle ore 10,30 in Piazzetta Domenico Noviello, località Baia Verde, con la presenza dei familiari. Alle ore 11,30 è previsto l’incontro tra il movimento antiracket con la Consulta degli studenti di Caserta.  Alle ore 18 ci sarà, invece, l’inaugurazione del bene confiscato assegnato all’associazione antiracket Castel Volturno “Domenico Noviello”.

«Ricordare Domenico Noviello - spiega Luigi Ferrucci, presidente dell’associazione -  vuol dire riparare ad un grave errore che fece la comunità quando lo lasciò solo, esattamente così come era successo con Libero Grassi in Sicilia. Il ricordo di Noviello vuol dire continuare ad esprimere il nostro convinto no al racket e vuol dire mostrare l’evidente cambio di mentalità che da quel tragico 16 maggio del 2008 si è generato a Castel Volturno. Tutto, poi, concorre ad incoraggiare sempre di più imprenditori, commercianti, operatori economici a denunciare qualsiasi forma di estorsione».

All’incontro del pomeriggio, oltre a Luigi Ferrucci presidente dell’associazione Antiracket, “Domenico Noviello”, interverranno  Rosario D’Angelo coordinatore regionale delle associazioni antiracket, Antonio Contarino commissario prefettizio del comune di Castel Volturno, Tano Grasso presidente onorario della FAI, Giuseppe Borrelli Procuratore Aggiunto della DDA di Napoli, Carmela Pagano Prefetto di Caserta, Elisabetta Belgiorno commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia.

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