venerdì 28 ottobre 2011

GIOVANNI POMPONIO VICE BRIGADIERE DELLA POLIZIA DI STATO, VIENE UCCISSO DURANTE UNA RAPINA

Doveva andare in pensione il 2 novembre. Mancano solo quattro giorni per quel traguardo raggiunto dopo 37 anni di servizio. Il  28 ottobre del 1975 è di riposo settimanale, ma Giovanni Pomponio, vice Brigadiere della polizia di Stato, in servizio alla Polfer di Napoli, non si fa pregare più di tanto. Il dovere lo chiama. Servono agenti  all'ufficio cassa presso la stazione centrale di Napoli.  Per i ferrovieri è un giorno di paga. Giovanni obbedisce. In quella cassa ci sono circa 500 milioni di lire. 475 vengono trasferiti in altro ufficio con la scorta di 5 uomini, i rimanenti 25 restano alla cassa con la sorveglianza di Giovanni Pomponio.  Giovanni non sa che quella mattina ci sono anche altre persone che vogliono quei soldi: una banda di criminali che tenta di rapinare gli stipendi dei ferrovieri.  Giovanni Pomponio reagisce. Gli sparano alle spalle. Lo colpiscono alla nuca ferendolo mortalmente. Morirà due giorni dopo, il 30 ottobre del 1975.
 "Fulgido esempio di sacrificio spinto all'estremo". Così è scritto  sulla medaglia d'oro al valor civile consegnata ad Antonietta Vigliotti, vedova di Giovanni Pomponio, rimasta sola con i due figli, Giuseppe e Sergio.

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